Lasciarsi Amare
Poesia di Lucia, una paziente della U.O. Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico di S.Orsola di Bologna
In dimissione dal reparto, Lucia ha voluto lasciare allo staff questa sua poesia.
Nulla vale di più.
Lasciarsi amare
Le giornate iniziano incazzate,
buie, oscure,
con un grigio malcontento,
un'insoddisfazione, un lamento.
Ogni cosa è fastidiosa e pesante,
anche la chiamata inaspettata.
Ti senti inutile, impotente;
perchè ci sono?
Perchè ho schiuso gli occhi?
La colazione, la doccia e il cortisone,
il pranzo, il cortisone e le visite.
Tanti amici che ti chiamano e vengono qua,
gratuitamente. E ti senti inadatto.
Come stai? Angoscia, sempre di più,
ora non hai altro da dire, se non tanta monotonia.
Un elettroencefalogramma piatto su cui ogni tanto questo cuore batte un colpo.
Un toc toc, insistente, quasi fastidioso.
Continua a gridare, ancora non si arrende.
Io sfuggo: "non mi disturbare".
Il mio cuore, imperterrito, continua ad urlare,
sbraitare che tutto, anche l'ospedale, anche l'inutilità sia abbracciata.
Grida che tutto questo affetto non finisca dopo l'ondata iniziale,
che permanga, urge che ci sia qualcosa che resti.
Il mio tentativo? No. Quello dell'altro? No. Allora cosa?
Non può andare tutto perduto.
Poi un desiderio appena sussurrato ad un'amica: "voglio cantare!"
Questo desiderio di bellezza, di una carezza è un fiume che sfonda ogni argine che costruisco.
Uno, due, tre, sempre più amici vengono, parliamo e cantiamo.
Sulle prime ti senti sempre inadatta a questi volti che sai benissimo di non meritare.
Ma stando con loro ti rendi conto che non ti è chiesto niente,
non di essere carica, euforica, certa, entusiasta.
Loro ci sono.
Nei corridoi grigi di un ospedale troppo piccolo e stretto per te, per te, sorge un fiore.
Nasce, forse senza averlo nemmeno piantato o curato.
Iniziamo a cantare, risuonano delle voci:
"This Little Light Of Mine, I'm gonna let it shine".
E così si rende evidente una frase che prima sembrava lontana:
"L'importante nella vita non è fare qualcosa, ma nascere e lasciarsi amare".
Io sono il bisogno di questo abbraccio.
Grazie perchè con la vostra tenerezza, umanità e cura siete stati i fedeli compagni di questo bisogno di tutto,
che anche in ospedale non smette di gridare!
Lucia Calzolaio
20/05/2019 - Sant'Orsola
#unpezzettinodiparadisoinospedale